di Fawzia Tobgui
da : "Réfractions", n° 6, autunno 2000. "De l’anarchisme au fédéralisme. Articulation entre droit et État dans le système politique de Proudhon"
Traduzione di Ario Libert
Nel corso degli anni, lo statuto che Proudhon accorda allo Stato si modifica considerevolmente, come (...)
Eduardo Colombo, Il voto ed il suffragio universale
da "Réfractions" n° 7, autunno 2001
Traduzione di Ario Libert
"Gli anarchici non votano!"
Abbiamo ascoltato quest’affermazione con una certa frequenza. È vera?
Vediamo innanzitutto cos’è votare.
I. Il voto è una procedura per esprimere (...)
Eduardo Colombo, L’ordine gerarchico e la differenza dei sessi
da Réfractions n° 24, maggio 2010
Traduzione di Ario Libert
... e lo stupore teneva gli dei immortali e gli uomini mortali/ come videro l’insuperabile inganno, senza scampo per gli uomini...
Esiodo, Teogonia
E Zeus, tonante tra (...)
Libertaria anno 12 - n.1-2 / 2010
traduzione di Giovanni Cella
da "Rèfractions" n. 20 (2008)
L’anarchisme et la querelle de la postmodernité
Due tendenze, «liberale» e «postmoderna», si muovono nella direzione delle esigenze del neoliberalismo oggi dominante.Queste due tendenze determinano modifiche importanti nel corpus teorico ell’anarchismo,ma influiscono anche nelle pratiche delle lotte sociali. Le critiche al corpus teorico dell’anarchismo, sia della componente liberale sia di quella postmoderna, ci interrogano sulla specificità o l’identità dell’anarchismo. Così a scoprire che il nodo centrale della critica postmoderna si riassume nella denuncia dell’Illuminismo, considerato come ideologia legittimante la modernità. In questo modo si mettono in un angolo tutti i progressi della modernità critica e rivoluzionaria del diciannovesimo e della prima metà del ventesimo secolo.Da queste considerazioni muove Eduardo Colombo su anarchismo e postanarchismo.
Colombo, professore di psicologia sociale nelle università di La Plata e Buenos Aires, è stato costretto a lasciare l’insegnamento dopo il colpo di stato del generale Juan Carlos Ongania.Ha diretto la rivista Psiquiatria Social dal 1967 al 1970, quando si è trasferito a Parigi.Dove esercita la professione di psicoanalista. Redattore della rivista semestrale Réfractions (questo saggio è tradotto dal n. 20/2008). In Italia ha pubblicato "Lo spazio politico dell’anarchia "(2008).
«È un errore molto diffuso nel popolo quello di confondere Faust il mago e Faust l’inventore della stampa, errore molto espressivo e che racchiude un senso profondo; il popolo ha identificato questi due personaggi, perché percepiva confusamente che l’orientamento intellettuale, di cui i maghi erano (...)
Approfondimenti. René Berthier, "Bakounine, l’Etat et l’Eglise"
da Réfractions, n° 7, settembre 2005.
Traduzione di Ario Libert
La genesi dello Stato
L’approccio alla genesi dello Stato presso Bakunin differisce da quello di Marx, senza che si possa dire che vi si opponga. Bakunin (...)
Roland Breton, "Rudolf Rocker: Nazionalismo e Cultura"
da Réfractions n° 8, 2002
[Traduzione di Ario Libert]
Rudolf Rocker (1873-1958) fu certamente une delle figure più notevoli dell’anarchismo del xx secolo. Nato a Magonza, militò nella sinistra del Partito socialista orientandosi verso il (...)
Michael Löwy, "Franz Kafka et le socialisme libertaire", da: Réfractions, n° 3, 1998.
Traduzione di Ario Libert
La Tradizione Libertaria
Va da sé che non si può ridurre l’opera di Kafka ad una dottrina politica, qualunque essa sia. Kafka non produce dei discorsi, ma crea degli individui e (...)
di Fawzia Tobgui
da : "Réfractions", n° 6, autunno 2000. "De l’anarchisme au fédéralisme. Articulation entre droit et État dans le système politique de Proudhon"
Traduzione di Ario Libert
Nel corso degli anni, lo statuto che Proudhon accorda allo Stato si modifica considerevolmente, come testimoniano due estratti, l’uno tratto da Polémique contre Louis Blanc et Pierre Leroux, nel quale egli manifesta senza equivoco una posizione anarchica, e l’altro, tratto da De la Justice dans la révolution et dans l’Église (La giustizia nella rivoluzione e nella Chiesa), che sfuma considerevolmente la sua prima presa di posizione.
In Polémique contre Louis Blanc et Pierre Leroux, Proudhon afferma che : "Lo Stato è la costituzione esterna della potenza sociale. Attraverso questa costituzione esterna della sua potenza e sovranità, il popolo non si governa da sé : è, a volte un individuo, a volte diversi, che, a titolo elettivo o ereditario, sono incaricati di governarlo, di gestire i suoi affari [...]. Lo Stato deve esistere ancora quando la questione del lavoro e del capitale sarà operata ? In altri termini, avremo sempre, come l’abbiamo avuto sino ad ora, una Costituzione politica al di fuori della costituzione sociale ? Rispondiamo negativamente. Sosteniamo che, il capitale ed il lavoro una volta identificati, la società sussiste da sé e non ha più bisogno di governo. Siamo, di conseguenza, e lo abbiamo proclamato più di una volta, degli anarchici. L’anarchia è la condizione di esistenza delle società adulte, come la gerarchia è la condizione delle società primitive [...]. Louis Blanc e Pierre Leroux affermano il contrario : oltre alla loro qualità di socialisti, essi conservano quella di politici ; sono degli uomini di governo e d’autorità, degli uomini di Stato. Noi neghiamo il governo e lo Stato perché affermiamo, alla qual cosa i fondatori di Stati non hanno mai creduto, la personalità e l’autonomia delle masse [...]. Affermiamo, infine, che quest’anarchia, che esprime, come lo vediamo ora, il più alto grado di libertà e d’ordine al quale l’umanità possa giungere, è la vera formula della Repubblica, lo scopo al quale ci spinge la rivoluzione di febbraio".